I miei piccoli dispiaceri di Miriam Toews

Buondì lettori, un'altra settimana è iniziata e siamo già oltre la metà di aprile 😨
Anche oggi vi propongo una recensione che avevo già pubblicato in precedenza sul vecchio blog, infatti sto cercando di riprendere le recensioni dei libri più belli in modo da avercele anche qui e poterle riguardare quando voglio.
Quella che vi propongo oggi è stata una lettura difficile, che mi ha fatto soffrire e riflettere tanto, ma che mi ha lasciato ancora di più dentro al cuore.
Anche in questo caso, se avete letto il libro (ma anche se non lo avete letto 😜) spero mi lascerete il vostro pensiero nei commenti, così da avere un confronto; ed anche in questo caso se avete letto altri libri di questa autrice così particolare, vi prego di lasciarmi i link alle vostre recensioni così da poter avere altri punti di vista e da poter decidere con cosa continuare a conoscere la Toews.


Ho iniziato a provare grande curiosità verso questa scrittrice un bel po’ di tempo fa, infatti “I miei piccoli dispiaceri” era in stallo nella mia libreria da un po’, aspettava il momento giusto per farsi scoprire. Adesso dopo averlo letto credo che aspettasse anche il mio umore giusto, perché questo libro non è per niente facile; è stata una lettura complicata a livello emotivo, un viaggio lungo e difficile attraverso le pagine.

“I miei piccoli dispiaceri” racconta la storia di Yoli (la protagonista) e di sua sorella Elfie, come contorno abbiamo tutta la famiglia mennonita di queste ragazze. Elfie non ha più voglia di vivere, cerca in tutti i modi di farla finita e puntualmente la sua famiglia arriva a salvarla a risollevarla e amarla. Noi lettori viviamo tutto questo attraverso gli occhi di Yoli, che si trova sempre più in una situazione scomoda: continuare a fare resistenza verso la sorella, cercare di farle capire quanto è bello vivere e quanto dolore provocherebbe se morisse; oppure cercare di andarle incontro, capire le sue motivazioni e rischiare di iniziare a pensare come aiutarla. Attorno a questa situazione abbiamo tutta la famiglia delle due sorelle, con i loro racconti allegri e tristi, con le loro vite vissute a pieno e i loro problemi e con i vari modi che hanno di affrontare dolore, vita e morte.
Non mi sento di dirvi di più, ma credo sia comprensibile la potenza e la difficoltà di questo romanzo, solo leggendo queste mie poche righe, quando si parla di vita, morte e di volontà così forti, è sempre complicato.

All’inizio della lettura ho avuto grandi difficoltà, ho iniziato a pensare che avrei potuto abbandonare il libro, ma ho stretto i denti e spinta da una grande curiosità verso la scrittrice e la sua storia, sono andata avanti, per fortuna. Ho avuto questi problemi, perché lo stile della Toews è Personalissimo e complesso (non a caso uso la maiuscola, perché spesso leggo “questo stile è personale” ed in realtà ha ben poco di questo aggettivo), perché non vengono usati discorsi diretti. Lo scritto della Toews è un lungo racconto in cui i dialoghi vengono presentati senza distacco dal resto. Personalmente non mi è mai capitato di incontrare questa particolarità e inizialmente mi ha causato molte difficoltà; inoltre facevo fatica a seguire la trama perché la scrittrice sembra un fiume in piena, non lascia fiato al lettore: dialoghi, descrizioni, momenti emozionali, scene forti, pensieri, ricordi… è tutto un susseguirsi ed io mi sono trovata sopraffatta. Ma ragazzi, per fortuna ho continuato, perché questo è uno dei libri più belli che ho mai letto, uno di quelli che è riuscito ad emozionarmi nel profondo e in modo intenso, uno di quelli che non dimenticherò tanto facilmente, sia per il suo contenuto, sia per quello che è riuscito a trasmettermi.

Yoli è una protagonista meravigliosa, penso di non aver mai letto un personaggio così intenso, reale e senza filtri. Tutto quello che le passa per la testa, per il cuore e per l’anima lei lo dona a noi lettori; così conosciamo le sue grandi debolezze e il suo grande dolore, ma anche la sua simpatia e ironia, il suo essere una persona normalissima con dubbi e incertezze. E quante emozioni, tantissime emozioni è riuscita a trasmettermi. Il mio cuore piangeva e sorrideva, poi si chiudeva a bozzolo e poi esplodeva. Ho pianto lacrime amare e lacrime di vero dolore, ho riso con gusto e sorriso con consapevolezza dei fatti.

Io credo di non avere altre parole per farvi capire quanto questo libro sia leale, sincero e puro. La sua potenza e complessità sono direttamente proporzionali alla sua bellezza.

Erano anni che non riuscivo ad instaurare un rapporto così intimo e personale con un personaggio e una storia, tant’è vero che non riesco a parlarvene di più perché alcune cose rimarranno gelosamente custodite nel mio cuore, insieme al ricordo di Yoli, Elfie e della loro famiglia.
Letto dal 21 novembre 2017 al 05 dicembre 2017
★★★★★



Info sul libro:

Titolo: I miei piccoli dispiaceri
Autore: Miriam Toews
Traduttore: Maurizia Balmelli
Casa editrice: Marcos y Marcos
Pagine: 363
Prezzo: 18.00 €

Trama:
Elf è sempre stata la più bella. Ha stile, idee geniali, ti fa morir dal ridere; le capitali del mondo la ricoprono allegramente di dollari per farle suonare il pianoforte e gli uomini si innamorano perdutamente di lei.
Yoli è la sorella squinternata. Ha messo al mondo figli con padri diversi, ha un amante avvocato, se si rompe la macchina fa sesso con il meccanico, ha il conto sempre in rosso e una carriera mancata.
E cos’è adesso questa storia che Elf vuole morire? Proprio in questo momento, poi, a due settimane da un’importantissima tournée.
“Elfie, ma ti rendi conto di quanto mi mancheresti?” Quali sono le cose giuste da dire per salvare una vita? Yoli la prende in giro, la consola, la sgrida, aggredisce lo psichiatra dell’ospedale, cammina lungo il fiume tumultuoso del disgelo, non sa più che pesci pigliare.
Cospira con la madre, con zia Tina, con il tenero marito scienziato di Elf, con Claudio, il suo agente italiano, e tra cene alcoliche, sms di figli ed ex mariti, sorrisi e ultime frontiere del pianto, lottano tutti per convincere Elf a restare. E in questo lungo duello di parole, carezze, umorismo nero si celebra la grazia e l’energia che occorrono per accettare il dono fragile della vita.

Commenti

  1. Okay, io devo leggere questo libro. Non avevo mai nemmeno sentito nominare l'autrice, ma dalle cose che hai detto, e anche solo dalla trama, credo che questa storia possa toccarmi in modo particolare, quindi cercherò sicuramente di procurarmi il libro. Grazie.

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    1. Che bello quando riesco a far scoprire un autore nuovo e quando riesco ad incuriosire fino al punto da farvi desiderare di leggere quel determinato libro. Posso assicurarti che la storia e il modo in cui è raccontata sono molto toccanti e difficili da digerire, ma ne vale assolutamente la pena. Spero lo leggerai presto e ne parlerai sul blog :)

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  2. Ti incollo il commento che ti avevo lasciato su "Il Profumo dei Libri" che hai bellamente ignorato sperando di ricevere risposta, questa volta:

    Per me questo libro è interessante per come hai parlato dello stile di scrittura dell’autrice :) credo sia stato molto stimolante leggerlo da questo punto di vista. Io non penso di leggerlo perché... uhm, no, non è un argomento che mi interessa. Però sono contenta che tu l’abbia letto fino alla fine perché hai scoperto un bellissimo libro!

    Sottolineo inoltre che, leggendo di nuovo la recensione, si sente proprio che ti ha colpito.

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    1. Davvero ti avevo ignorato????? Scusami tesoro, non lo farò mai più u.u

      Sono contenta di vedere che "rileggendo" la recensione ti sei resa conto ancora di più di quanto mi sia entrato dentro questo libro. Non so se te lo consiglierei, non tanto per l'argomento trattato che può interessare o meno, ma proprio perché non la vedo una lettura adatta a te e ai tuoi interessi...poi chissà, magari tra dieci anni lo leggerai e ci ritroveremo a parlarne *_*

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